NUOVE SCOPERTE SU CLODIO FABATO

Da una ricerca e scoperta dell’arch. Giampietro Gioia:

Questa è la traduzione dal latino al Catalano custodita a Samancas (Valladolid – Spagna) di una pergamena scritta il primo aprile del 79 del Calendario Giuliano coincidente con il 33 d.C. della nostra era, inviata da Clodio Fabato alla madre Julia Marcella a Ilipula (attuale Niebla in Spagna).
Clodio Fabato era un Decurione del centurione Longino ed era presente alla crocifissione di Gesù.
Clodio Fabato è nato a Niebla e morto a Rignano, la sua stele è murata nel campanile della Chiesa dei SS. ABBONDIO E ABBONDANZIO.

“C. CLODIO FABATO MARITO OPTIMO ATILIA MARCELLA.
TERRENUM CORPUS, CAELESTIS SPIRITUS IN ME, QUO REPETENTE SUAM SEDEM NUNC VIVIMUS ILLIC, ET FRUITUR SUPERIS AETERNA IN LUCE FABATUS”.

Traduzione:
A CAIO CLODIO FABATO OTTIMO MARITO ATILIA MARCELLA.
IL MIO CORPO È TERRA MA IL MIO SPIRITO VIENE DAL CIELO E, DESIDEROSO DI TORNARE ALLA SUA SEDE, ORA LÀ SOPRAVVIVE. E GODE TRA I NUMI DI ETERNA LUCE FABATO.

Questo il testo di una delle innumerevoli epigrafi funerarie romane a noi pervenute; mentre le parole scritte su roccia restano a sfidare il tempo, è il corpo degli uomini a restare sulla terra ma soggetto alle sue leggi del mutamento. Infatti, è solo lo Spirito a sopravvivere in eterno tornando alla sua sede celeste, collocata al di là del tempo e dello spazio.

Questa massima la ritroviamo sintetizzata nel testo di questa epigrafe, rinvenuta a Rignano Flaminio (CIL XI 3963) e dedicata da una matrona romana di nome Marcella a suo marito Fabato, premorto all’amata consorte. Tutta la profondità della complementarietà tra i sessi, che ancora lumeggiava nell’antica Roma, è espressa in questa iscrizione funebre, semplice ma dagli alti e superiori contenuti, ricca di saggezza e conoscenza dei Princìpi tradizionali, che questa donna aveva probabilmente vissuto e interiorizzato tanto da formularla, alla morte del marito, così spontaneamente.

[Traduzione italiana a cura di Lidia Storoni Mazzolani in Iscrizioni funerarie, sortilegi e pronostici di Roma antica, SE Milano 2018, p.267 – riportata dal sito Scripta Manent]

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